Mutui per turismo e imprese: i prestiti e finanziamenti per ristrutturazioni e avviamento

Le imprese che devono realizzare opere di ristrutturazione, riqualifica e ricapitalizzazione possono scegliere tra diverse tipologie di mutuo. In particolare le strutture turistiche, specie alberghi e stabilimenti balneari, possono sfruttare le agevolazioni offerte dalla legge 40/2002.

I mutui e i finanziamenti per le imprese sono uno strumento importante per le aziende che possono sostenere in questo modo diverse iniziative inerenti all'attività. I mutui relativi sono a medio-lungo termine e la loro durata massima è di 15 anni. L'erogazione del credito avviene anche a lavori iniziati.

Sono destinati a tutte le imprese, ai lavoratori autonomi, agli agricoltori, agli artigiani e agli enti e sono intestati a soggetti economici. Posso avere diverse finalità come l'acquisto di immobili ad uso commerciale, industriale, artigianale, direzionale oppure la ristrutturazione o la costruzione. 



È possibile scegliere tra diverse tipologie di mutui per la propria azienda - Credit foto: pashminu su Pixabay


I mutui per le aziende sono di diverso tipo e si differenziano in base a degli elementi come i tempi e le modalità di pagamento, il tasso di interesse, la motivazione della richiesta del finanziamento, la durata dell'ammortamento.

Il rimborso avviene con le classiche rate che possono essere mensili, bimestrali, trimestrali o semestrali. È possibile anche optare per un rimborso anticipato o l'estinzione. Il preammortamento può essere previsto e ha una durata massima di due anni entro i quali l'impresa si impegna a pagare gli interessi bancari e non il capitale.

Per quanto riguarda i tassi di interesse possono essere fissi o variabili e determinano il TUR, cioè il Tasso Ufficiale di Riferimento. In caso di tasso fisso il TUR è l'IRS (o Euro IRS), in caso di tasso variabile è l'Euribor o tasso BCE.

Naturalmente quando si accende un mutuo sono previsti dei costi accessori, come le spese di istruttoria (per una valutazione soggettiva e oggettiva del richiedente), l'assicurazione (in caso di incendio e scoppio)  e le spese della perizia (per la valutazione dell'immobile da parte di un tecnico).

Le tipologie di mutui più adeguati  per le aziende sono:

  • il mutuo ipotecario
  • il mutuo chirografario
  • il mutuo edilizio
  • il mutuo di ricapitalizzazione
Il mutuo può essere richiesto anche per la riqualifica, ristrutturazione o costruzione del bene - Credit foto: Hans su Piaxabay


 

Il mutuo ipotecario è considerato quello più diffuso ed è impiegato soprattutto per le spese immobiliari o per l'acquisto di macchinari e impianti aziendali. La caratteristica principale è la garanzia che si basa sull'ipoteca su un immobile. In caso di insolvenza la banca può espropriare il bene e incassare il ricavato della sua vendita. L'iscrizione ipotecaria può variare tra il 120% e il doppio del capitale concesso come mutuo.

Il mutuo chirografario è concesso solitamente a grandi gruppi non assistiti da garanzia. Viene depositato un documento siglato con firma del contraente.

I mutui edilizi a Stato Avanzamento Lavori (SAL) è richiesto per costruire, acquistare, ristrutturare o ampliare un immobile aziendale. Viene richiesta la garanzia ipotecaria solitamente di primo grado e un'assicurazione per i rischi di incendio, fulmine e scoppio. L'erogazione va in base allo stato di avanzamento dei lavori. Il mutuatario può chiedere la suddivisione del mutuo e il frazionamento dell'ipoteca in quote da distribuire a singole porzioni/unità dell'immobile ipotecato. Le quote non accollate possono essere estinte anticipatamente.

Il mutuo di ricapitalizzazione aziendale invece riguarda la ricostituzione del capitale aziendale. È utile a risanare la passività del conto corrente.  Consente di finanziare fino al 100% dell'aumento di capitale deliberato. Concordato con l'istituto di credito, la durata delle operazioni va dai 10 ai 15 anni massimo.

Il mutuo stagionale è rivolto ad aziende operanti nei settori del turismo  e dell'agricoltura e nell'ambito argoindustriale dove i guadagni sono concentrati soprattutto in determinati periodi dell'anno. Questa tipologia consente un rimborso annuale delle quote sulla base dei ricavi. Si stabiliscono pertanto scadenze  più utile all'impresa, di solito nel periodo più attivo  e produttivo.

Gli alberghi e gli stabilimenti balneari possono usufruire di agevolazioni grazie alla legge 40/2002 - - Credit foto: Taken su Pixabay


Contributi per le imprese: la legge 40/2002 a favore degli alberghi e stabilimenti balneari

Il reperimento delle risorse economiche e la loro erogazione da parte degli istituti bancari è diventato uno degli aspetti rilevanti in questi ultimi anni soprattutto da quando sono sorte nuove esigenze di finanziamento legato a progetti di riqualificazione delle strutture ricettive, di interventi di adeguamento sia delle strutture sia degli impianti. A spingere verso questo aggiornamento tutta una serie di vincoli normativi (come la sicurezza, le normative antincendio, ecc.).

I nuovi regolamenti per la concessione del credito alle imprese ha comportato l'avvio di una graduale trasformazione del sistema bancario anche in vista delle nuove modifiche e fusione degli istituti. Grazie ad un finanziamento, favorito dai contributi della legge 40/2002, le aziende che intendono investire per la riqualifica della propria attività turistico-ricettiva può ottenere contributi significativi.

Rientrano nell'agevolazione i progetti con importi di spesa che vanno da un minimo di 20.000,00 euro ad un massimo di 1,500.000,00 euro.
Vengono offerti finanziamenti agevolati chirografari-ipotecari e sono rivolti soprattutto agli alberghi e agli stabilimenti balneari per opere di riqualificazione e ristrutturazione.

Le aziende possono richiedere agevolazioni per ristrutturare o riqualificare le loro strutture turistiche - Credit foto: Schmid-Reportagen su pixabay


L'ammortamento previsto è costituito da rate semestrali con possibilità di richiedere un prefinanziamento bancario anche in forma tecnica di c/c scoperto. La durata è fissata da un minimo di 3 anni fino ad un massimo di 15 anni. Il contributo è però riconosciuto fino ai primi 10 anni del prestito.
Rispetto al tasso di interesse convenzionato con la banca si ha un abbattimento degli interessi fino a tre punti percentuali.

Nel progetto sono ammessi lavori di riqualificazione e ristrutturazione della struttura. È possibile aggiungere un 20% per arredi e attrezzature mobili e un 10% per imprevisti.

È necessario che l'inizio dei lavori sia attestato da un tecnico e può essere retroattivo, ma non deve superare l'anno dalla data (testimoniata dalla data della DIA/SCIA) della domanda di finanziamento alla cooperativa.

Se non vi sono condizioni di prefinanziamento, che può arrivare fino al 50% delle spese previste, il finanziamento vero e proprio parte alla fine dei lavori, sotto la dichiarazione del tecnico.

Articolo letto 11.320 volte

Dott.ssa Silvia Pasquariello

La Guida - articoli principali

(Clicca sulla freccia per espandere più articoli)