Prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP: informazioni e guida dettagliata

Tutte le informazioni necessarie sul prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP, il quale viene concesso dagli enti previdenziali a beneficio dei lavoratori e dei pensionati statali iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, per le spese documentate.

Per chi si trova alle prese con problemi di liquidità, magari derivanti da un bilancio familiare prosciugato da eventi improvvisi o da entrate insufficienti alle proprie reali esigenze, trovare credito in banca o presso altri enti eroganti è di fondamentale importanza. Soprattutto in un momento in cui la crisi economica obbliga a fare molta attenzione a non fare il passo più lungo della gamba, la possibilità di avere risorse aggiuntive può contribuire a regalare un minimo di serenità, senza doversi rassegnare a comprimere in maniera drammatica i consumi.
Un dato di fatto che però va a cozzare contro una situazione molto complessa, quella di un sistema bancario che sembra pronto a restringere di nuovo i criteri di accesso al credito, sotto l'impero di una situazione complessa, con le perdite derivanti dai cosiddetti crediti deteriorati, ovvero quei finanziamenti concessi a clienti che poi, per i più svariati motivi, non sono stati in grado di ripagarli.    

Il prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP è una buona soluzione per dipendenti e pensionati pubblici


In questo quadro, una funzione molto rilevante è svolta anche dagli enti previdenziali, ovvero INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) e INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica), che svolgono la loro opera a beneficio dei dipendenti pubblici o dei pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Tra i prodotti che tali enti possono assicurare alla loro platea, va ricordato anche il prestito pluriennale diretto. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratti.

Cos'è il prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP?

Il prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP rappresenta una forma di finanziamento grazie alla quale l'interessato può ottenere liquidità aggiuntiva con la quale sostenere delle spese facenti riferimento a sé stesso oppure ai propri familiari. Tali spese devono però essere documentate e rientrare nella casistica ammessa dal regolamento dell'ente che concede il prestito, oltre ad avere un costo ben definito in partenza o comunque preventivato con una certa precisione.  In questa casistica può ad esempio rientrare un prestito a favore del figlio che intenda acquistare la prima casa oppure teso a sostenerne gli studi.

Occorre precisare come la presentazione della domanda per l'ottenimento del prestito pluriennale INPS e INPDAP debba obbligatoriamente avere luogo entro un anno dalla produzione della documentazione con la quale si attestano le spese sostenute. Le scadenze possibili, sono due, quella a cinque anni, per corrispondenti sessanta rate mensili, e quella decennale, che prevede un numero doppio di mensilità da versare.

Va però sottolineato come la rata mensile concordata in sede contrattuale per il rientro non possa mai andare a superare il quinto dello stipendio o della pensione al netto, quota cui deve essere applicato il tasso di interesse. Il piano di rientro decorre dal mese successivo alla concessione del finanziamento e la corrispondente rata viene detratta in maniera automatica dallo stipendio o dalla pensione.

Il prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP: quali sino i requisiti per poterlo avere

Per poter accedere al prestito pluriennale INPS e INPDAP, i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali devono essere obbligatoriamente in possesso dei seguenti requisiti:
1) un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
2) non meno di quattro anni di anzianità di servizio;
3) altrettanti di versamento contributivo a favore della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Va però ricordato come un dipendente dotato di contratto a tempo determinato per un arco di tempo superiore ai tre anni, iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, possa a sua volta richiedere una tipologia di cessione caratterizzata da durata pari a quella del contratto di lavoro. In tal caso è però sottoposto all'obbligo di cedere il proprio Trattamento di Fine Rapporto in qualità di garanzia per il regolare pagamento delle rate mensili.

Il prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP: quale è la documentazione da produrre

Per poter ottenere il prestito pluriennale INPS occorre rivolgersi all'Ufficio provinciale o territoriale competente dell'Inps Gestione Dipendenti Pubblici, cui deve essere presentata non solo la domanda, ma anche una serie di documenti senza i quali la pratica non potrà essere avviata. I documenti sono i seguenti:
1) la certificazione dello stato di bisogno o che attesti la spesa sostenuta;
2) un certificato medico di sana costituzione fisica emanato obbligatoriamente da un medico della ASL, da un ufficiale medico in servizio oppure da un medico incaricato dall'Amministrazione cui fa riferimento il richiedente e che non deve essere stato rilasciato da oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all'Inps Gestione Dipendenti Pubblici, come espressamente richiesto dall'articolo 15 del D.P.R. 895/50.

Estinzione anticipata del prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP

Andrebbe infine ricordato come l'eventuale beneficiario del prestito pluriennale INPS e INPDAP abbia la facoltà di estinguere in maniera anticipata il finanziamento, provvedendo alla liquidazione di quanto ancora dovuto in una sola soluzione. Per quanto riguarda la restituzione del premio compensativo della polizza vita e rischio, esso va invece effettuato operando una compensazione con il premio dovuto sull'operazione di estinzione prima della naturale scadenza del contratto.
Chi decida di praticare questa strada, deve comunque sapere che non potrà fare una ulteriore richiesta prima di un anno dall'estinzione anticipata nel caso in cui:
- l'estinzione sia stata richiesta due anni prima della naturale scadenza del contratto quinquennale;
- l'estinzione sia stata richiesta quattro anni prima della naturale scadenza del contratto decennale.

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Dott. Dario Marchetti

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