Mutui vitalizi o prestiti vitalizi ipotecari

I proprietari di casa possono tramutare il bene immobile in denaro liquido senza però perdere il diritto di proprietà. Ma vediamo di spiegare nei prossimi passi cos'è e come funziona tale operazione finanziaria.

Il concetto di mutuo vitalizio è stato introdotto dal 2005, circa dieci anni fa. Con questa espressione si vuole indicare una formula di finanziamento che permette ai consumatori di poter ottenere una certa liquidità. Il mutuo, garantito dall'ipoteca sull'immobile, si rivolge esclusivamente a coloro che abbiano 65 anni compiuti (oggi 60 anni). La forma di finanziamento del mutuo vitalizio è stata introdotta in Italia con la Legge n. 248/05 a favore di quelle fasce che per ragioni anagrafiche hanno comunque più difficoltà ad ottenere un prestito dagli istituti di credito e dalle società finanziarie.

È stato introdotto dalla legge n.248 e si rivolte agli over 60

Mutuo vitalizio, che cos'è? 

Il mutuo vitalizio, noto anche come prestito vitalizio ipotecario, permette dunque agli over 60 di effettuare un'operazione finanziaria sul proprio tetto mediante una capitalizzazione degli interessi. I proprietari di casa, mediante questa formula finanziaria, possono tramutare il bene immobile in denaro liquido senza però perdere il diritto di proprietà.

Mutuo vitalizio, quali cifre possiamo richiedere? Esiste un limite?

I mutui vitalizi permettono al richiedente di ottenere un importo che sia legato al valore dell'abitazione di proprietà e all'età del soggetto. Il limite massimo è di circa 350/400 mila euro. A differenza di altri casi, più una persona è anziana e più sarà possibile ottenere una somma maggiore. Come mai? Quando si va avanti con l'età, il rischio di morte aumenta ed il rimborso del mutuo avviene in tempi più brevi.

PERCENTUALE VALORE CASA

ETA' RICHIEDENTE

15% 65 – 69 anni
20% 70-74 anni
30% 75-79 anni
40 -45% 80-89 anni
50% + 90

Mutuo vitalizio, facciamo un esempio concreto

Se il richiedente ha 75 anni ed è proprietario di una casa che vale circa 150mila euro, questi potrà richiedere ed ottenere mediante la formula del mutuo vitalizio una cifra di 30mila euro.

Mutuo vitalizio, gli aspetti principali

Con il mutuo vitalizio l'estinzione sarà effettuata dagli eredi del mutuatario che dovranno poi stabilire cosa fare della proprietà ipotecata. Tre le soluzioni prospettate: la vendita immediata dell'immobile; lasciare che la banca si occupi della vendita in modo che il ricavato vada anche a coprire il capitale ottenuto e gli interessi maturati negli anni; la restituzione del debito entro 12 mesi.

VANTAGGI

SVANTAGGI

No limiti di età (a partire dai 60 anni) Perdita della casa ereditaria
Rendita vitalizia capitalizzazione annuale di interessi e spese
Nessuna rata mensile Indisponibilità dell'immobile
Liquidità fino a 350/400 mila euro Gli altri costi finanziari e assicurativi
Nessuna garanzia ulteriore Valore immobile almeno di 70mila euro

Per evitare la perdita della casa gli eredi devono provvedere a rimborsare il debito entro 24 mesi dalla scomparsa del richiedente. Una strada per non perdere l'abitazione è stipulare, infatti, un nuovo mutuo di importo pari alla somma che resta da restituire. In caso contrario la banca, erogatrice del finanziamento, venderà l'immobile, versando l'eventuale differenza agli eredi.

L'indisponibilità dell'immobile

L'immobile che viene concesso in garanzia non può essere venduto, modificato o frazionato, nè affittato e mantenuto in buono stato di conservazione. 

Chi può richiedere un mutuo vitalizio? Per accedere a questa tipologia di mutuo è necessario avere determinati requisiti:

  1.  età del richiedente dai 65 anni in su;
  2. valore dell'immobile superiore a 75 mila euro;
  3. immobile di tipologia residenziale e libero da vincoli od altre ipoteche;
  4.  importo del mutuo da 32 mila a 350/400 mila euro

Con la Riforma del 2014 il limite di età del mutuatario si abbassa a 60 anni. Se facciamo un confronto con la Legge 248/2005 che ha introdotto il mutuo o prestito vitalizio, la nuova proposta di legge non solo abbassa l'età del richiedente da 65 a 60 anni, ma cambia anche l'importo delle imposte ipotecarie. Queste ultime dipendono dalla somma erogata e trasformano il capitale finanziato in un'imposta sostitutiva dello 0,25% da poter saldare in maniera più graduale.

A chi rivolgersi per il mutuo vitalizio?

Ecco alcuni istituti di credito a cui possiamo rivolgerci per richiedere un mutuo vitalizio:

  1. Deutshe Bank ( l'offerta è valida per richiedenti dai 70 anni in su).
  2. Euvis Finanziaria: Questa tipologia di mutuo vitalizio serve a smuovere parte del patrimonio "ingessato" in una casa di proprietà. La formula prevede un rimborso in un'unica soluzione dopo il decesso del soggetto richiedente. Con questo tipo di finanziamento è possibile ottenere in prestito una cifra massima pari al 50% del valore di un immobile, che verrà ipotecato. Il prestito vitalizio Euvis può essere richiesto soltanto da persone ( sia singoli che coniugi) con più di 65 anni di età per appartamenti di proprietà che abbiano un valore non inferiore ai 100mila euro e che soprattutto non siano vincolati da ipoteche preesistenti o da vincoli paesaggistici ed artistici. Il saldo del debito deve avvenire entro 10 masi dalla morte dell'intestatario o del coniuge più longevo. Inoltre questo prestito, che è a lungo termine, non presenta piani di rimborso rateali. Si può richiedere un importo compreso tra i 32mila euro e i 350mila. Questa formula permette al debitore di restare proprietario dell'immobile, che però non può essere affittato. Qualora si decidesse di metterlo in vendita, occorrerà procedere al pieno rimborso del finanziamento. Se poi nello stesso periodo il valore dell'immobile dovesse scendere rispetto all'importo stabilito, l'appartamento potrà essere messo in vendita da Euvis: in questa particolare circostanza gli eredi non dovranno sborsare alcun importo aggiuntivo per coprire la differenza. 
  3. Monte Paschi Siena - Prestisenior (l'importo massimo finanziabile è di 200 mila euro). Si tratta di un prestito vitalizio ipotecario a medio-lungo termine che presenta una capitalizzazione annuale degli interessi; il rimborso, inoltre, avviene in unica soluzione di capitale ed interessi. Questo tipo di mutuo si rivolge a soggetti privati di almeno 70 anni di età, proprietari di una abitazione ad uso residenziale e che abbiano eredi. Alla morte del soggetto contraente il rimborso di capitale e interessi sarà infatti compito degli eredi. Nella circostanza in cui questi non possano procedere a saldare il debito contratto, l'immobile sarà venduto. Il ricavato servirà a rimborsare il finanziamento. Qualora ci fosse un'eccedenza residua, questa sarà riconosciuta e data agli eredi. Il tasso di interesse di questo mutuo resta fisso per tutta la durata del finanziamento, che se da un lato rappresenta un vantaggio, dall'altro non potrà garantire riduzioni in caso di oscillazioni di mercato.

Trasformare la propria abitazione in denaro liquido, mantenendo però la proprietà dell'immobile e lasciando ai figli l'opzione di scegliere se vendere definitivamente o riscattare la casa al momento dell'eredità. Questo è il significato del mutuo vitalizio, detto anche prestito ipotecario vitalizio, che rappresenta dunque un prodotto di credito che va a favore di soggetti in età avanzata che, per noti motivi anagrafici, non possono più richiedere alcuna forma di finanziamento. L'unica garanzia di cui vantarsi è infatti la casa di proprietà. Lo scenario è ormai più complesso negli ultimi anni: la vita si allunga, le pensioni sono sempre meno consistenti mentre le esigenze e le spese improvvise aumentano. Questa formula di finanziamento è molto diffusa all'estero e soprattutto in Gran Bretagna.

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Dott.ssa Tiziana Casciaro

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