Mutuo tasso variabile euribor, importo della rata 2016 e 2008 a confronto
Considerando un mutuo a tasso variabile, per un importo erogato pari a 250 mila euro, rispetto al 2008 nel 2016 si registra un forte ribasso dell'importo della rata mensile da pagare. E questo vale, tra l'altro, per tutte le indicizzazioni tipiche fissate dalle banche per l'erogazione dei mutui a tasso variabile, dall'euribor ad 1 mese a quello con scadenza a sei mesi, e passando per l'indicizzazione con scadenza intermedia, quella rappresentata dall'euribor a 3 mesi. Questo è quanto, tra l'altro, ha rilevato l'Associazione Federconsumatori per il mutuo a tasso variabile euribor mettendo proprio a confronto l'importo della rata 2016 con quello del 2008 quando il tasso interbancario sulle tre scadenze a 1, 3 e 6 mesi era superiore alla soglia del 4%.

Mutui a tasso variabile, le banche non applicano l'euribor negativo
Pur tuttavia, l'Associazione dei Consumatori, nel rilevare per i mutui a tasso variabile, rispetto al periodo precrisi, un forte calo dell'importo della rata mensile da pagare, a parità di capitale erogato, denuncia come i mutuatari stiano pagando più del dovuto perché le banche non calcolano correttamente il valore del tasso euribor in quanto deve essere portato in riduzione essendo negativo.
Mutui, euribor negativo deve essere applicato in assenza di cap o clausola floor
Le banche, in particolare, devono applicare l'euribor negativo sulle rate mensili dei clienti che hanno stipulato il finanziamento ipotecario a tasso variabile, qualora al livello contrattuale non sia presente alcuna clausola di limite inferiore dell'euribor rappresentato dal cosiddetto 'cap' o clausola 'floor'.
Rimborso mutui con euribor negativo, Federconsumatori: 'Intervenga il Governo'
Secondo la Federconsumatori l'atteggiamento delle banche che non applicano l'euribor negativo, in assenza di clausole nel contratto che lo permettano, è insopportabile anche alla luce dei recenti provvedimenti presi dal Governo nel salvare con un decreto quattro istituti di credito dal crac. Proprio l'esecutivo, fa altresì presente l'Associazione dei Consumatori con una nota, deve anche in questo caso prendere posizione, stavolta a favore dei cittadini/mutuatari, rendendo automatici i rimborsi sulle maggiori rate pagate su tutti quei finanziamenti ipotecari dove bisognava applicare il tasso euribor negativo e non è stato fatto.
Assistenza e informazioni sui mutui con euribor negativo
Nell'auspicare una pronta risposta alle interrogazioni parlamentari sulla questione, nel frattempo l'Associazione dei Consumatori invita i cittadini coinvolti a rivolgersi ai propri sportelli sparsi sul territorio nazionale in modo tale, innanzitutto, da poter fruire della necessaria assistenza e di ottenere tutte le informazioni del caso. Dopodichè, nell'analizzare la situazione si verificherà se ci siano i presupposti per presentare alla banca che ha concesso il mutuo un reclamo al fine di ottenere il rimborso su quanto pagato in più sulle rate mensili a causa proprio della mancata applicazione dell'euribor negativo.
Mutuo senza euribor negativo, ecco perché si paga di più
In base ai calcoli effettuati dall'Associazione, senza l'applicazione dell'euribor negativo si paga una rata più cara del 2-3%. Per esempio, considerando un mutuo a 20 anni per 250 mila euro di importo erogato, con indicizzazione all'euribor a tre mesi, la rata dovrebbe essere ai tassi attuali, quindi considerando il valore negativo del tasso interbancario, pari a 1.175 euro al mese circa, mentre sarebbe di 1.205 euro considerando sempre l'euribor pari a zero anche quando questo, invece, presenta un valore di mercato negativo.
Articolo letto 1.210 volte
Mutui A Tasso Variabile - articoli principali
(Clicca sulla freccia per espandere più articoli)