Mutuo liquidità o prestito personale, come cambiano le somme riconosciute dalle banche?
Il mutuo liquidità e il prestito personale sono finanziamenti molto simili da poter richiedere in banca e per ottenere una liquidità da destinare a diversi scopi. Possono variare, tuttavia, rispetto alle diverse condizioni e garanzie applicate e soprattutto sulle somme massime riconosciute dalla banche.
Mutuo liquidità, iter richiesto e somme massime riconosciute dalle banche
Il mutuo liquidità è un finanziamento molto simile al prestito personale in termini di somme riconosciute dalle banche, ma con alcune e sostanziali differenze da valutare prima della scelta definitiva verso tale soluzione o di un prestito personale classico. E' infatti l'immobile ad essere la garanzia della liquidità concessa dalla banca nel caso di un mutuo liquidità e con condizioni in genere legate anche a tassi di interesse più convenienti rispetto al classico prestito. Inoltre, il richiedente non è tenuto a dover presentare una documentazione che possa attestare l'utilizzo della somma (come magari può accadere con un mutuo tradizionale per il riconoscimento del valore sul finanziamento della casa).
Di comune con il mutuo classico, tuttavia, ci sono alcune voci di costo come le spese dovute per la perizia di un tecnico (per definire il valore della casa) e per l'istruttoria di banca e che in un prestito personale sono totalmente assenti. Di conseguenza, una prima differenza sulle modalità di funzionamento di un mutuo di liquidità, vede contrapporsi vantaggi e svantaggi rispetto al prestito personale e in particolare su:
- Tassi di interesse in genere più convenienti sulla somma concessa a prestito.
- Possibilità di utilizzare il proprio immobile come garanzia e nessun obbligo di motivare la destinazione del capitale.
- Costi maggiori e non presenti in un prestito personale su spese di perizia e istruttoria.

E rispetto alle somme massime riconosciute dalle banche con un mutuo liquidità? Ebbene, in questo caso è presente un maggiore vantaggio di tale finanziamento, poichè il tutto è collegato al valore dell'immobile (valutato in genere fino al 70% del suo valore di mercato). Vi è poi anche una valutazione ulteriore che viene eseguita sulla capacità di rimborso del richiedente sulla somma ottenuta.
Prestito personale, iter richiesto e somme massime riconosciute dalle banche
Il prestito personale è un finanziamento più generico che un soggetto può richiedere alla banca e che prevede una volta riconosciuta tale somma dalla banca, di provvedere al pagamento di rate mensili e stabilite mediante uno specifico piano di ammortamento. Su tale somma, inoltre, è applicato soprattutto un tasso di interesse fisso (stabilito sempre in fase contrattuale).
Le modalità di funzionamento di un prestito personale, sono diverse e comportano una serie di obblighi da parte del richiedente da poter rispettare prima di poter avviare la presentazione di una richiesta alla banca. Innanzitutto, è presente un vincolo per quanto attiene l'età del richiedente, con una età compresa tra i 18 ed i 70 anni, seguito da una valutazione della sua capacità di rimborso (ad esempio la presenza di un garante o di un reddito continuo accertato da busta paga o dai modelli dichiarativi fiscali). Ecco, quindi, che è possibile notare un vantaggio del prestito personale circa una maggiore flessibilità di garanzie da poter presentare rispetto al solo immobile di un mutuo liquidità. Tuttavia, le somme riconosciute dalle banche per un prestito personale sono molto più basse rispetto a quelle del mutuo liquidità e in genere non superano i 30.000 euro.
Tabella di riferimento per un confronto più immediato tra mutuo liquidità e prestito personale.
Mutuo liquidità |
Prestito personale |
E' possibile utilizzare il proprio immobile di proprietà a titolo di garanzia. | E' possibile utilizzare maggiori garanzie come un garante o un reddito economico come la busta paga. |
Le somme riconosciute sulla banca sono più alte rispetto ad un prestito personale. | Le somme massime riconosciute dalle banche sono in genere sotto i 30.000 euro. |
Non è necessario motivare la destinazione del capitale a prestito. | E' consigliabile motivare la destinazione del capitale per la verifica di eventuali tipologie di prestito più specifiche. |
I tassi di interesse sono in genere più convenienti rispetto ad altre tipologie di finanziamento, ma c'è da aggiungere anche l'impatto di costi ulteriori su spese di perizia e di istruttoria. | E' applicato soprattutto un tasso di interesse fisso e il capitale è restituito mediante un piano di ammortamento prestabilito. |
La durata del prestito è più alta rispetto al prestito personale. | La durata media è in genere non superiore ai 10 anni. |
Articolo letto 1.195 volte
La Guida - articoli principali
(Clicca sulla freccia per espandere più articoli)