Qual è la differenza tra un mutuo e un prestito?

Sia il mutuo che il prestito sono due forme di finanziamento in cui si cede una parte di denaro che va poi restituita. Studiamo insieme la differenza tra mutuo e prestito per comprendere meglio i punti di forza e gli aspetti principali di queste forme di credito.

In entrambi casi, quando parliamo di mutuo e prestito, vogliamo indicare quella circostanza in cui c'è un soggetto che richiede una certa somma di denaro per poi impegnarsi a restituirla con tutti gli interessi. Il mutuo è finalizzato nella maggior parte dei casi ad acquistare un immobile e quindi viene richiesto ad un istituto di credito per somme elevate. Nel caso del prestito possiamo, invece, trovarci di fronte ad importi inferiori così come il periodo di tempo in cui il capitale viene concesso.

Ogni forma di finanziamento ha le sue caratteristiche peculiari che la rendono vantaggiosa a seconda della circostanza

Quali sono le principali differenze tra prestito e mutuo?

Sia il prestito che il mutuo sono due forme di finanziamento, ognuna delle quali vanta determinate caratteristiche che possono renderla vantaggiosa e conveniente a seconda delle situazioni.

Gli aspetti peculiari del prestito:

  •  Il prestito presenta una durata inferiore rispetto al mutuo;
  • I prestiti prevedono l'erogazione di una somma di modesta entità e proprio per tale motivazione non viene richiesta alcuna garanzia, tranne in casi particolari;
  • Questa soluzione finanziaria non si avvale di sgravi fiscali, in quanto il prestito solitamente viene richiesto per soddisfare esigenze considerate non primarie;
  • Con il prestito non siamo obbligati a dichiarare lo scopo per cui si fa richiesta del denaro, il quale può essere utilizzato dal consumatore nella maniera che desidera.

Parliamo di mutuo quando vengono rispettate determinate caratteristiche:

  •  Il mutuo deve sempre essere finalizzato all'acquisto di un bene prestabilito, ancora prima che si inoltri la richiesta;
  •  Il mutuatario può usufruire di particolari agevolazioni fiscali, quali ad esempio, la detrazione di parte degli interessi dalle tasse;
  • La durata di un mutuo è solitamente medio-lunga, fino a giungere persino a trent'anni;
  • Con il mutuo è possibile fare richiesta di una somma elevata di denaro;
  • L'istituto di credito erogante richiede sempre le garanzie reali per approvarlo, come ad esempio, l'ipoteca sulla casa dal momento che ci troviamo di fronte ad un finanziamento di una somma ingente.
 

MUTUI

PRESTITI 

FINALITA' ACQUISTO IMMOBILI SPESE DI RISTRUTTURAZIONE, DI MANUTENZIONE, RESTAURO O ACQUISTO ARREDAMENTO
DURATA DURATA MEDIO-LUNGA (FINO A 30 ANNI) DURATA BREVE (TRA I 12 E I 120 MESI)

Quali sono i punti di forza di queste due forme di finanziamento?

La scelta tra le due soluzioni è strettamente correlata al tipo di situazione in cui ci troviamo.
Il prestito personale presenta diversi punti di forza, tra cui:

  1. velocità di erogazione del capitale tra le 24 ore e i 15 giorni;
  2.  concessione senza notaio, in quanto atto pubblico;
  3.  meno spese relative all'apertura della pratica o di istruttoria.

Sottoscrivere un mutuo risulta invece essere molto vantaggioso in determinati contesti:

  1. tassi più bassi rispetto ai prestiti;
  2. durate più elevate;
  3. importi più elevati.

Ricapitolando il mutuo presenta una parte detta mutuante che mette a disposizione dell'altra una somma di denaro e quest'ultima la restituisce con gli interessi. Un contratto di mutuo prevede il finanziamento di importi molto elevati ed è per questo motivo che le banche richiedono delle garanzie reali per poterlo emettere, come ad esempio l'ipoteca sulla casa.

I prestiti si dividono in due categorie: finalizzati e non finalizzati

prestiti finalizzati sono quelli rivolti all'acquisto di un bene preciso e la maggior parte delle volte vengono erogati direttamente dal punto vendita presso cui si acquista il prodotto. Ciò è possibile grazie ad accordi con istituti finanziatori; in questo caso non sono necessarie particolari garanzie o pratiche burocratiche. Nel caso, invece, di prestiti non finalizzati ci si rivolge in particolare alle banche e il cliente non deve specificare a priori in che modo verranno utilizzati i soldi ricevuti in prestito.

Il prestito concede una certa somma di denaro per un periodo breve di tempo. Al termine di questo bisognerà restituirlo con il peso degli interessi. Questi presentano una durata breve, compresa tra i 12 e i 120 mesi e somme di denaro non ingenti. I prestiti personali presentano come limite la cifra di 31.000 euro

Cosa dobbiamo valutare prima di procedere con un prestito o un mutuo?

Prima di scegliere la forma di finanziamento giusta ed adatta alle nostre esigenze, bisogna valutare una serie di aspetti importanti

  • l'importo da richiedere;
  • la durata dell'ammortamento;
  • la tipologia del tasso d'interesse;
  •  il Taeg, ovvero il reale costo del finanziamento.

Se ci troviamo a richiedere un mutuo casa ovviamente il primo aspetto da considerare sarà quello del tasso d'interesse. Nel caso di tasso variabile, l'importo della rata subirà un aumento o una diminuzione in base alle oscillazioni del'indice Euribor e dunque all'andamento di mercato. Con il tasso fisso, invece, l'importo della rata resta invariato per tutta la durata dell'ammortamento. Di fronte a noi ci sarà la certezza di conoscere quale cifra bisognerà pagare per tutto il tempo del finanziamento. Ovviamente non si potrà fruire di eventuali agevolazioni offerte dal mercato.

Prestito casa e mutuo casa, ecco le differenze sostanziali:

Il prestito casa è un finanziamento che solitamente il cliente richiede per far fronte ai lavori relativi all'immobile. Si fa richiesta di un prestito per coprire, infatti, le piccole spese legate a lavori di ristrutturazione, di manutenzione, di restauro o anche semplicemente per l'acquisto di un arredamento. Non è prevista alcuna garanzia, come ad esempio l'ipoteca di primo grado, che ritroviamo quando accendiamo un mutuo casa; l'importo del prestito servirà soltanto a coprire le spese per interventi di durata breve. È destinato a coloro che hanno un contratto a tempo determinato e che hanno bisogno di un finanziamento in un tempo brevissimo. Il mutuo è finalizzato, invece, all'acquisto della nostra casa dei sogni. Il soggetto richiedente può scegliere tra diverse tipologie che cambiano indipendentemente dal tasso di interesse applicato, ovvero tra il fisso, il variabile o il misto. Il mutuo prevede un addebito direttamente sul conto corrente bancario.

Il tasso di interesse del mutuo: le differenze tra fisso, variabile e misto

La valutazione del tasso d'interesse per stabilire l'importo delle rate di rimborso è fondamentale soprattutto in una fase iniziale. Il tasso di interesse fisso resta costante per tutta la giornata del contratto. Questa condizione raffigura una garanzia contro le oscillazioni di mercato, ma al contempo non consente di poter fruire di eventuali agevolazioni. Il tasso di interesse variabile prevede, invece, rate differenti in base al tasso di mercato e alla politica economica con il rischio che un aumento dell'importo mensile possa diventare anche non sostenibile. Il tasso di interesse misto permette di passare da un tasso fisso ad uno variabile con scadenze che possono essere fisse o stabilite in base a quanto è stato sottoscritto nel contratto iniziale in banca. Questo tipo di contratto prevede, infatti, due parti: una a tasso fisso e l'altra variabile e si avvale dunque sia dei vantaggi che degli svantaggi legati ai due mutui.

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Dott.ssa Tiziana Casciaro

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