Mutui subprime, ecco le caratteristiche principali

I mutui subprime vengono erogati a clienti detti anche "ad alto rischio". Scopriamo insieme le caratteristiche principali e la crisi economico- finanziaria da essi provocata.

Uno dei principali requisiti per accedere ad un finanziamento è sicuramente garantire all'istituto di credito o alla società finanziaria di poter rimborsare il debito contratto. Il soggetto richiedente, mediante la figura di un garante o una situazione economico-finanziaria solida, riesce a dimostrare di poter restituire il capitale erogato e finalizzato all'acquisto di un'abitazione come nel caso di un mutuo. L'etica bancaria non permette, infatti, solitamente di prestare denaro a chi ha difficoltà e versa in condizioni così precarie da non avere la possibilità di dimostrare di poter pagare il debito.

I mutui subprime sono concessi a clienti poco affidabili, detti anche a rischio

Che cos'è il Mutuo Subprime? Chi sono i principali destinatari di questo finanziamento?

Contrariamente a quanto affermato in precedenza, come per ogni realtà, esistono delle eccezioni. I mutui subprime sono, infatti, quei finanziamenti concessi dalle banche a favore di soggetti che non possono garantire la propria affidabilità. Si tratta di clienti che non hanno possibilità economiche o che sono già noti nell'ambiente per i ritardi accumulati nei pagamenti (cattivi pagatori).
Il mutuo subprime è un finanziamento finalizzato all'acquisto di un immobile, ma non è di tipo ipotecario; esso infatti non presenta come garanzia alcuna ipoteca che grava sull'appartamento. I destinatari di questa forma di finanziamento vengono definiti anche "ad alto rischio" per la loro storia creditizia: si tratta di persone con redditi non costanti, bassi e magari già vittime di un pignoramento.

Il termine "subprime", che in Gran Bretagna viene spesso sostituito con "near -prime" oppure "second chance", deriva proprio dal maggiore rischio a cui viene sottoposto il creditore. Non sono finanziamenti primari come ad esempio i mutui erogati dagli istituti di credito a favore di soggetti che vengono reputati affidabili, ma mutui di "secondo piano", di qualità non primaria.

Negli Stati Uniti d'America il mutuo viene definite "subprime" in base ad un punteggio di credito con cui vengono classificati i debitori. La scala va da 300 a 850 punti; chi ha un punteggio di credito inferiore a 620 è definito debitore subprime.

Prestatori e debitori subprime: che rapporto li lega?

Il mutuo subprime ha avuto una larga diffusione per la situazione economico-finanziaria diffusasi durante gli anni Novanta e poi prorogatasi successivamente dove numerosi  cittadini sono stati soggetti a licenziamento o presentano un lavoro poco stabile. I prestatori del capitale si assumono una certa responsabilità nell'erogare la somma richiesta, ma allo stesso tempo il rischio viene coperto da un tasso di interesse sicuramente maggiore rispetto a quello che viene applicato per i mutui tradizionali. Inoltre il mutuatario non può pagare oltre la data di scadenza se non vuole essere costretto a pagare delle penali aggiuntive.

Mutuo subprime, quanti tipi esistono?

Persone con una storia creditizia poco felice, con pignoramenti alle spalle o anche in bancarotta sono i destinatari principali dei mutui subprime. Queste formule finanziarie hanno iniziato a diffondersi all'inizio del XXI secolo.
Ecco le tipologie di mutuo subprime più diffuse:

  • mutui interest-only, i quali prevedono il pagamento da parte del cliente della sola quota di interesse relativa ad un dato periodo di tempo che solitamente va da cinque a dieci anni;
  • mutui pick-payment, i quali consentono ai clienti mutuatari di scegliere la metodologia di pagamento che essi desiderano applicare mensilmente;
  • mutui a tasso fisso iniziale, i quali divengono mutui a tasso variabile, dopo i primi due anni. In seguito il piano di ammortamento viene riformulato e al rimborso viene applicato un tasso di interesse più elevato, solitamente legato ad un indice.

Carte di Credito Subprime, quali sono i tassi di interesse applicati?

A partire dagli anni Novanta le carte di credito subprime hanno avuto la loro diffusione, contemporaneamente ai mutui per soggetti a rischio. Anche in questo caso, così come per i finanziamenti, tali tessere sono destinate a chi è stato definito più volte insolvente e non vanta una situazione creditizia felice. Come per i mutui, le carte di credito hanno tassi di interesse molti alti che arrivano perfino al 30% , mentre il limite di credito è inizialmente basso.

I mutui subprime e il sistema creditizio americano: la storia e l'espansione del rischio

Il sistema americano si basa su un punteggio di credito compreso tra i 300 e gli 850 punti. Tutti coloro che hanno un punteggio di credito inferiore ai 620 punti vengono definiti debitori subprime. Quali sono le caratteristiche di tali soggetti?

Vediamole:

  • Due o più pagamenti effettuati oltre 30 giorni dopo la scadenza nell'anno precedenza la richiesta del prestito;
  • l'insolvenza di un mutuo negli ultimi due anni;
  • la dichiarazione di bancarotta negli ultimi cinque anni.

Per comprendere meglio il concetto di Subprime, vi proponiamo la visione di questa illustrazione pubblicata sul sito internet borsaitaliana.it

La definizione di Subprime di Borsa Italiana

Come si tutela la banca titolare di debiti ad alto rischio?

Un istituto di credito che decide di erogare mutui subprime si tutela in più modi ed agendo su più fronti:

  • cartolarizzando questi debiti;
  • rivendendo i debiti ad altri investitori istituzionali.

In genere l'elevato rischio connesso a questi prodotto è compensato, infatti, da rendimenti superiori alla media. Resta però il rischio di un default che poi passi dalle famiglie, alle banche e al mercato.

Mutui subprime, quanto convengono? Che legame c'è con la crisi economico-finanziaria?

I mutui subprime sono nati alla fine degli anni Novanta quando negli Stati Uniti d'America si è registrato un boom del debito dei consumatori. Da qui la necessità da parte degli istituti di credito di erogare mutui subprime per soggetti poco affidabili sul piano creditizio. In quegli anni le famiglie si ritrovarono dunque ad avere una maggiore liquidità e il fenomeno subprime contribuì alla famigerata bolla immobiliare dove molte banche furono costrette a mettere in vendita le case in garanzia. A finire vittime della crisi furono non solo le società che avevano erogato i mutui subprime, ma anche tutte quelle banche note nel mondo degli affari che si erano occupate della cartolarizzazione dei prodotti obbligazionari che però presentavano come garanzia questi prestiti.

La crisi finanziaria dei mutui subprime "a stelle e strisce" fu percepita soprattutto tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 quando le banche pur avendo stipulato contratti a tassi di interesse molti alti si trovarono in difficoltà poiché i prezzi delle case iniziarono a scendere e molte famiglie non riuscirono a ripagare il mutuo contratto in precedenza. Subito dopo si registrò il fallimento della banca d'affari LehmanBrothers e le conseguenze ricaddero sull'intera economia.

Prestiti auto negli Usa, una nuova bolla?

Negli ultimi anni a far tornare lo spettro della "bolla dei mutui subprime" che hanno provocato la crisi economica, che tuttora fa sentire le sue conseguenze, sembra siano i prestiti concessi agli studenti negli Stati Uniti d'America per l'acquisto delle automobili. Anche in questo caso banche e società finanziarie erogano con una certa facilità il capitale a favore di soggetti a rischio e dunque con difficoltà a restituire il debito.

Mutui subprime, il filmato informativo

Questo filmato, sottoforma di cartone animato, spiega nei dettagli cosa sia un mutuo subprime. Il metodo utilizzato è sarcastico, ma al contempo anche molto preciso. Il video servirà a fare maggiore chiarezza e distinzione tra i classici mutui e quelli destinati a clienti "ad alto rischio".

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Dott.ssa Tiziana Casciaro

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