Mutui per start up di UBI BANCA

La UBI BANCA ripensa e rivoluziona il modello tradizionale dei mutui, creandone uno studiato apposta per i giovani imprenditori. Una soluzione agevolata per chi ha in mente un progetto ma non possiede i mezzi per realizzarlo.

In un mondo in perenne crisi economica, dove diventa un'utopia riuscire ad ottenere un contratto a tempo indeterminato, UBI BANCA si distingue e contraddistingue nel panorama degli istituti di credito per aver pensato a un piano di finanziamento per i giovani imprenditori che desiderano avviare un'attività in proprio ma che non dispongono dei fondi necessari per farlo.

L'iniziativa, di notevole importanza e interesse, nasce dalla decisione dei titolari di dare finalmente "uno slancio alla voglia di crescere e progettare delle nuove generazioni", hanno dichiarato i titolari nel comunicato stampa divulgato sui media. L'idea, dunque, vuole ripensare i modelli tradizionali della concessione dei mutui, allo scopo di crearne di nuovi, pronti a conformarsi a un mercato del lavoro diverso rispetto al passato. Indietro non si torna, il futuro continua ad essere incerto ma questo non può e non deve impedire ai ragazzi e alle ragazze di agire per aprirsi strade e possibilità percorribili.

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"Per molti giovani progettare il futuro non significa solo acquistare la prima casa: le loro idee hanno bisogno di trasformarsi in concrete iniziative imprenditoriali. Per questo abbiamo pensato a un finanziamento a condizioni agevolate per le start up" hanno aggiunto i titolari UBI BANCA sempre nel comunicato.

Ma in cosa consiste, esattamente, questo mutuo per le start up? Quali sono le condizioni pensate dall'istituto bancario? Vediamole insieme.

Prima di tutto la richiesta di finanziamento può venire sia da chi ha lavorato sempre come lavoratore dipendente ma desidera cambiare la propria vita, mettere a frutto quanto acquisito e dare il via a un'attività. Sia da chi, invece, vuole immettersi nel mondo del lavoro realizzando un progetto imprenditoriale ideato da tempo.

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Il prestito può arrivare fino a 50.000 euro e il tasso previsto è quello variabile. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che quando si parla di tasso variabile nell'ambito dei mutui, ci si riferisce a un tasso che risponde alle oscillazioni del mercato, nello specifico ai parametri di riferimento (Euribor o BCE). Quindi, in relazione a questo, le rate subiscono variazioni più o meno rilevanti (cioè tenderanno ad alzarsi o ad abbassarsi).

UBI BANCA per venire ulteriormente incontro alle esigenze dei giovani clienti e dare loro modo di rendere concreto il proprio sogno, non pone limiti al tipo di progetto imprenditoriale o di attività per cui fare domanda di prestito. Dunque, via libera a ogni genere di iniziativa.

Per quanto concerne il piano di rimborso, la durata va da un minimo di 18 mesi a un massimo di 60 mesi. Inoltre, per far fronte alle eventuali problematiche che possono sorgere nella fase di avvio di una qualsiasi attività (periodo in cui si concentrano le spese maggiori), il contratto prevede la possibilità di un periodo di preammortamento della durata massima di 12 mesi.

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A livello di garanzie, tali prestiti per le start up possono avere quella dei Confidi convenzionati, rivolgersi al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese e usare la garanzia SGFA per le imprese agricole.

Scendendo più nel dettaglio e al fine di comprendere meglio quanto detto, va chiarito che i confidi sono un consorzio di garanzia collettiva dei fidi. Un organismo, non avente scopo di lucro, volto a riunire le imprese per consentire una maggiore facilità di accesso al credito bancario. Il ruolo di garante da esso svolto è consentito dai fondi derivanti dalle risorse pubbliche e dai contributi delle aziende associate.

Il Fondo Garanzia per le piccole e medie imprese, invece, è una garanzia fornita direttamente dallo Stato per consentire a un'impresa di ottenere il credito di cui necessita dalla banca. Questo strumento è stato istituito nel 1996 e a partire dal 2013 è stato indirizzato anche alle start up innovative. Grazie ad esso si possono avere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (ad esempio le classiche polizze assicurative che fanno salire il costo totale del mutuo) sugli importi garantiti.

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Il Fondo si rivolge alle imprese aventi un massimo di 250 occupati, un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro e un bilancio inferiore ai 43 milioni di euro. Inoltre, la società deve essere sana, quindi in grado di restituire il prestito. Per quanto concerne le start up il discorso cambia, poiché vengono valutate in base a piani previsionali. La domanda per accedere al Fondo viene fatta direttamente dalla Banca, alla quale, in sede contrattuale, si farà presente la volontà di accedere alla garanzia statale.

La garanzia SGFA, è la garanzia della Società gestione fondi per l'agroalimentare. Una società di scopo a responsabilità limitata, di proprietà dell'ISMEA. Essa gestisce tutti i vari interventi volti al rilascio delle garanzie dirette e delle garanzie sussidiarie. Possono richiedere questa garanzia le micro, piccole e medie imprese appartenenti al settore agricolo. In particolare la SGFA si rivolge:

  • alla realizzazione di opere di miglioramento fondiario;
  • alla ricerca, sperimentazione e valorizzazione commerciale dei prodotti;
  • alla costruzione di beni immobili per lo svolgimento di attività agricole;
  • all'acquisto di macchine e attrezzature agricole.
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Il finanziamento per start up di UBI BANCA, in ultima analisi, è la scelta migliore per chi abbia in mente di realizzare un progetto imprenditoriale ma si trovi nell'impossibilità di concretizzarlo a causa dell'assenza di fondi. Con tale iniziativa si dà nuova linfa all'economia italiana, si aprono nuove opportunità per i giovani e si dà spazio alla voglia di fare e di operare. Per chiunque fosse interessato ad approfondire la tematica con la banca può richiedere un appuntamento con una delle filiali direttamente sul sito o chattare con un addetto.

Fonti
UBI BANCA 
economyup
ismea

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Dott.ssa Elisabetta Rossi

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