Mutui Online: la guida completa
Scegliere di sottoscrivere un mutuo con una banca è una delle decisioni economiche più importanti prese da una famiglia, in quanto sarà quella che più di tutti inciderà sulla situazione finanziaria e che se fatta in modo avventato può causare grossi problemi. Di conseguenza se si ha l'intenzione di procedere all'acquisto di una casa bisognerà ponderare bene ogni singolo aspetto e optare per la tipologia di contratto più adatta alle proprie esigenze e soprattutto alle proprie possibilità economiche.
In tal senso, infatti, non bisogna dimenticare che le rate mensili da sostenere non devono mai superare un terzo dello stipendio ma se le spese fisse affrontate dal soggetto richiedente sono onerose, sarà necessario decidere per una rata ancora più bassa. Da questo è facile dedurre che presentarsi all'istituto bancario con le idee chiare, in particolare con una buona consapevolezza del passo che si sta per compiere è un aspetto imprescindibile. L'articolo che vi proponiamo ha proprio lo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie per richiedere un mutuo di ultima generazione, quello che si può stringere via web e denominato, per l'appunto, mutuo online.
In base a quanto detto, questa tipologia di mutuo a differenza di quello tradizionale viene sottoscritto effettuando tutte quante le operazioni via internet senza mai andare in banca. Dalla richiesta, alla scelta del tasso d'interesse, all'invio della documentazione. Dunque, anche la gestione dello stesso avviene online grazie ai sistemi di home banking forniti, oggi come oggi, da tutte le banche.
Tuttavia, anche per i mutui online vale la regola di valutare più di un'offerta. Ossia di rivolgersi a più di una banca per conoscere le tipologie di mutui messi a disposizione. Le differenze, infatti, tra l'una e l'altra possono incidere non poco sul contratto e l'importo delle rate.
Quale somma chiedere all'istituto bancario e durata del mutuo
La prima domanda che bisogna porsi nel momento in cui si deve richiedere un mutuo è a quanto deve ammontare. Di solito l'importo non deve superare l'80% del valore dell'immobile ma può anche arrivare a coprire il 100% del valore (in questo caso, però, la banca richiede ulteriori garanzie oltre a quelle canoniche e in genere le condizioni contrattuali sono più onerose).
Per quanto concerne la durata, essa può essere molto variabile. Si va da un minimo di 5 anni a un massimo di 30 o 40 anni. Alcune banche possono arrivare addirittura a 50 anni. L'importo della rata sarà influenzato dal tasso d'interesse scelto (fisso, variabile o misto) e dalla lunghezza temporale del contratto. Quindi, più breve sarà la durata del mutuo, maggiore sarà la rata. Viceversa, più lunga sarà la durata del contratto, minore sarà la rata. In relazione a questo, c'è chi sostiene sia meglio optare per un mutuo di breve durata e chi sostiene il contrario. In linea di massima, sarebbe preferibile partire con un contratto a lunga scadenza, in quanto si potranno avere pagamenti rateali più leggeri, che non incideranno troppo sulla qualità della vita.
Tassi d'interesse
Un altro aspetto non trascurabile che determina l'importo della rata (mensile, trimestrale o semestrale) è il tasso d'interesse. Rispetto al passato, oggi a disposizione del cliente ci sono diverse possibilità di scelta e ognuna di esse caratterizza la tipologia di mutuo da sottoscrivere.
Prima di vedere quali sono le opportunità offerte dal mercato, va ricordato che la decisione tra l'uno o l'altro tipo di mutuo deve essere fatta in maniera lungimirante. È bene, per non commettere errori, studiare con attenzione non solo la situazione finanziaria del presente ma anche quella che si potrebbe avere nel futuro, tra dieci o quindici anni, detrarre dalle entrate le spese fisse ed eventuali imprevisti. Da tali dati si saprà l'importo massimo della quota rateale che si è in grado di sostenere in tranquillità.
Vediamo, ora, nel dettaglio le tre tipologie di mutuo proposte dalle banche per i mutui online. Abbiamo:
- Mutui a tasso fisso: sono i mutui che generano una rata fissa per tutta la durata del contratto, in quanto avranno sempre il medesimo tasso d'interesse;
- Mutui a tasso variabile: questi mutui, invece, hanno, come suggerisce il nome stesso, un tasso sottoposto alle oscillazioni del mercato ossia ai parametri di riferimento (Euribor o BCE). In base a questo, le rate potranno subire variazioni più o meno importanti (per cui potranno alzarsi o abbassarsi);
- Mutui a tasso misto: tale tipologia contrattuale è una via di mezzo tra le due precedenti. Il cliente, infatti, può partire con un mutuo a tasso fisso per poi passare, dopo un certo periodo di tempo, a quello variabile o viceversa.
Le notizie più recenti a proposito dei tassi d'interesse applicati sui mutui sono molto positive per i consumatori, in quanto si continua a registrare una loro diminuzione. In base ai dati degli ultimi tempi, sembra si sia verificato un calo del 30% per i mutui a tasso variabile e addirittura del 47% per quelli a tasso fisso. Proprio in relazione a questi ultimi, se si è combattuti sulla decisione da prendere, su quale tipologia di mutuo optare, possiamo suggerirvi che se si ottiene dalla banca un tasso fisso vicino al 5%, la scelta per il relativo mutuo a rata fissa è ottimale. Infatti, la differenza con un eventuale risparmio ottenibile con quello a tasso variabile si riduce al minimo e si ha, in aggiunta, la sicurezza di dover corrispondere sempre il medesimo importo mensile, trimestrale o semestrale.
Oltre al tasso d'interesse, vi è un altro indicatore fondamentale da prendere in considerazione quando si sottoscrive un mutuo. Un indicatore che determinerà il costo effettivo del finanziamento a lungo termine: il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Esso conterrà anche tutte le spese accessorie. Controllatelo sempre prima di firmare il contratto.
Le spese accessorie per un mutuo
Quando si sottoscrive un mutuo si devono affrontare una serie di costi relativi alle cosiddette spese accessorie che andranno a pesare sull'importo totale della rata. Nello specifico sono:
- Spese d'istruttoria: sono quelle da corrispondere alla banca per esaminare la richiesta di finanziamento. La quota oscilla tra lo 0,20 e lo 0,30% dell'importo richiesto e viene sottratta alla somma erogata;
- Perizia: riguarda il pagamento del tecnico chiamato ad effettuare una perizia sul valore dell'immobile e le sue condizioni. La cifra si aggira tra i 200 e i 300 euro ai quali va aggiunta l'IVA al 20% e il contributo Cassa Previdenza (che va dal 2 al 4%);
- Spese notarili: sono le spese riguardanti gli atti notarili necessari per la sottoscrizione del mutuo e sono in genere le più onerose, dato che possono arrivare anche a 3.000 euro;
- Imposta: tutti i mutui ipotecari (quelli per l'acquisto di un immobile) sono sottoposti al pagamento di un'imposta pari allo 0,25% del mutuo per una prima casa. Se il finanziamento riguarda una seconda casa, l'imposta sale al 2%;
- Spese assicurative: il mutuatario deve sottoscrivere anche delle polizze assicurative, in particolare è richiesta quella antincendio e il suo ammontare dipende dal valore dell'edificio, dalla durata e dall'importo del mutuo.
I documenti da presentare per richiedere un mutuo
Una banca tiene in considerazione svariati criteri per decidere se concedere il mutuo oppure se rifiutarlo. Tra di essi valuta l'età del richiedente, la cittadinanza e il reddito netto.
La documentazione da presentare consta di qualche variazione a seconda se si tratti di un lavoratore dipendente o indipendente. Nella fattispecie, nel caso il cliente sia un impiegato dovrà inviare:
- una dichiarazione del datore di lavoro che ne attesti lo stato di anzianità;
- il cedolino originale dell'ultimo stipendio accreditato e una copia del mod. 730 o del CUD o "Unico";
- il certificato di nascita;
- il certificato di matrimonio o di stato civile;
- la planimetria dell'edificio;
- il certificato di abilità;
- la fotocopia dell'atto di acquisto della casa.
I lavoratori indipendenti, invece, dovranno mandare alla banca:
- una copia del Modello Unico;
- l'estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato;
- se il soggetto richiedente è iscritto a un albo di professionisti, dovrà consegnare alla banca anche l'attestato d'iscrizione ad esso;
- il certificato di nascita;
- il certificato di matrimonio o di stato civile.
- la planimetria dell'edificio;
- il certificato di abilità;
- la fotocopia dell'atto di acquisto della casa.
Inoltre, sia i lavoratori dipendenti che autonomi dovranno inviare una copia della "promessa di vendita", una specie di pre-contratto, in base al quale le due parti interessate, venditore e compratore, s'impegnano a sottoscrivere il contratto di vendita vero e proprio nel prossimo futuro. Se, poi, l'immobile è stato ricevuto in eredità, il cliente dovrà dare alla banca anche il mod.240 rilasciato dall'ufficio successioni.
Vantaggi e svantaggi del mutuo online
Uno dei vantaggi più evidenti del sottoscrivere un mutuo online è quello di poter valutare in modo semplice, diretto e immediato più istituti bancari, confrontando le varie offerte messe a disposizione dei clienti. Offerte che possono anche rivelarsi più vantaggiose di quelle dei mutui tradizionali, in quanto avvenendo tutte le singole operazioni via web, le banche riducono di molto i costi relativi agli intermediari fisici e quelli di filiale.
Gli svantaggi sono relativi al non potersi interfacciare con un addetto alla banca per porgli di persona tutti i dubbi che si potrebbero avere sulla sottoscrizione del mutuo e al rischio di incorrere in intoppi nella pratica. Per avere maggiori certezze sulla riuscita felice di un mutuo online si possono raccogliere feedback via internet, ricercando le impressioni di chi ha fatto ricorso a questo genere di finanziamento.
Conclusioni
I mutui online, dunque, rispondono alle stesse regole di quelli tradizionali con la differenza che la richiesta del contratto, la procedura e la gestione del mutuo avvengono via web con i servizi di home banking. Va detto, inoltre, che anche per queste tipologie di finanziamento, qualora si verificasse un ritardo nei pagamenti delle rate, viene applicata la tassa di mora e, qualora il ritardo avvenisse consecutivamente per diverse volte, l'istituto bancario potrà richiedere la risoluzione del contratto.
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