Consolidamento debiti per cattivi pagatori: come si ottiene?

La domanda che molti si pongono è: si può ottenere il consolidamento dei debiti se si è già entrati nel libro nero degli insolventi? La risposta è: si. E la buona notizia è che si decide di percorrere questa strada, si può essere cancellati dalla lista nera. Vediamo come.

Attraverso il credito al consumo, privati e famiglie possono ottenere finanziamenti erogati dagli istituti bancari che permettono in tal modo di acquisire beni immediatamente per poi pagare con la formula rateizzata.

In questi anni di crisi, l'accesso al credito al consumo è lievitato e solo grazie ad esso è stato possibile a molti cittadini di realizzare determinati acquisti come anche accendere il mutuo per l'acquisto di un appartamento.

Un prestito per tutto, e le rate aumentano...

Oggi si può rateizzare tutto. L'acquisto della vettura, della moto, della casa, delle vacanze, dei mobili, delle cure dentistiche, del computer. Non esistono voci di spesa in un bilancio familiare che non siano rateizzabili. E' un'opportunità scelta da molti italiani che si ritrovano spesso a cumulare una serie di rate mensili arrivando a collezionarne persino 10 e oltre.

Una situazione di cui si può perdere il controllo, oltre che la testa, e rende spesso difficile affrontare mensilmente il pagamento di questo turbinio di rate, dovendo dare priorità ad altre spese fondamentali, come quelle legate alla gestione familiare e al pagamento di tasse e imposte.

Così, mese dopo mese, molti entrano nel girone delle "rate non pagate" e dopo poco tempo, a volta basta una sola rata non pagata, arriva lo spauracchio: entrare a far parte del settore dei cattivi pagatori.

A volte non si riesce a pagare le rate dei prestiti. Che fare?

Consolidamento del debito: come unificare le rate

Un cattivo pagatore è una persona che non è riuscita a pagare una o più mensilità di un debito contratto con un'agenzia finanziaria. Fino a qualche anno fa, rappresentava una sorta di bollino nero con cui si veniva segnalati a tutto il circuito finanziario nazionale che, a quel punto, non erogava più alcun tipo di credito alla persona inserita nella lista.

Con il perdurare della crisi economica gli istituti finanziari nazionali sono stati costretti a ripensare le regole per ciò che riguarda i cattivi pagatori, anche perché è indubbio come sia meglio sostenere un debitore e metterlo nella condizione di pagare piuttosto che affossarlo definitivamente e non permettergli di rientrare dei debiti contratti.

La soluzione che è stata trovata si chiama "consolidamento dei debiti". In pratica, si tratta di una formula di prestito che unifica in una sola rata le rate dei finanziamenti accesi da un cittadino che può anche rimodulare il peso mensile della rata e il periodo di tempo per imborsare il prestito.

Si può così far fronte a un unico creditore e con una somma più bassa rispetto al computo delle rate nel loro complesso. Se ad esempio, fra rata del mutuo, rata della macchina e rata delle cure dentistiche mensilmente si doveva affrontare una spesa complessiva di 1000 euro con evidente maggiorazione dovuta alle percentuali a debito prodotte dai singoli finanziamenti, con il consolidamento si potrà ottenere di unire le varie rate in un'unica trance mensile e anche, abbassarne l'importo, aumentando il numero di mesi per il rientro totale delle somme.

Con il consolidamento dei debiti, l'istituto finanziario estingue tutte le vostre rate e diviene il vostro unico creditore. Ma c'è di più: in un caso del genere, si può anche pensare a ottenere un poco di liquidità. Poiché in effetti si tratta di stipulare un unico debito con un istituto finanziario e questo debito diviene un'apertura al credito ex novo, al momento della contrattazione si può chiedere che, oltre l'importo complessivo delle rate che vengono unificate, si aggiunga un extra che viene versato sul conto corrente del debitore.

Unificare le rate, e chiedere anche di ottenere liquidità: è possibile

Fin qui tutto bene. Non si è fatto altro che correre ai ripari poco prima di crollare sotto il peso delle rate mensili e poco prima di essere bollati come cattivi pagatori.

Cattivo pagatore? Non perdere le speranze...

La domanda che molti si pongono è: si può ottenere il consolidamento dei debiti se si è già entrati nel libro nero degli insolventi? La risposta è: si. E la buona notizia è che si decide di percorrere questa strada, si può essere cancellati dalla lista nera. Vediamo come.

Innanzitutto è bene sapere che, la segnalazione come "cattivo pagatore" viene inviata dal o dagli istituti di credito di cui siete debitori, al CRIF - Centrale RIschi Finanziari – che è un'azienda privata che mantiene aggiornato un database con i nominativi e i dati dei cattivi pagatori.

A questo database, hanno facoltà di accesso gli istituti finanziari, gli operatori finanziari e i mediatori creditizi, che verificano la solvibilità di un nuovo eventuale cliente. Se la verifica su un nominativo ottiene una risposta positiva, significa che quella persona è risultata insolvente e di conseguenza, avrà più difficoltà ad aprire ad esempio un nuovo conto corrente bancario o a chiedere un nuovo finanziamento.

C'è anche da dire che, se la situazione relativa al mancato pagamento di uno o più finanziamenti non è di grave entità, se cioè mancano all'appello il versamento di un paio di rate, il livello di valutazione comportamentale sarà migliore rispetto a quei soggetti che presentano un maggior livello di insolvenza. In qualche modo, bisogna mettere in conto una sorta di "pagella" del cattivo pagatore, che determinerà alla fine, maggiori o minori possibilità di poter accedere alla pratica di consolidamento dei debiti.

E' indubbio che il consiglio di massima per poter consolidare la propria situazione debitoria sia quello di pagare quanto più è possibile le rate scadute in maniera da mitigare un poco la situazione debitoria complessiva e anche, dimostrare la buona volontà che non passerà inosservata a chi deciderà le sorti della vostra situazione economica e debitoria. Oltre tutto ciò, non va dimenticato che qualsiasi istituto bancario o agenzia finanziaria valuterà le garanzie che potete offrire a cautela del finanziamento che deve essere erogato. Nel caso in cui non abbiate immobili o altri beni utili a garantire la vostra richiesta di credito, potrete proporre, se ne avete, persone che garantiscano per voi con i loro beni immobili o con un'attività commerciale o professionale che abbia ovviamente un bilancio attivo.

Una volta valutata la situazione globale, e anche fatto un consuntivo delle spese base mensili del nucleo familiare per determinare cosa resta alla fine di ogni mese per poter pagare la rata mensile, l'Istituto bancario deciderà se concedere o meno la soluzione del consolidamento della situazione debitoria al "cattivo pagatore". Non è detto che ciò accada, dipende dall'Istituto, a volte persino dal direttore della filiale che ha facoltà di decidere se dare o meno fiducia a un debitore. In un caso del genere, non allarmatevi. Contattate altri istituti e agenzie finanziarie, fino a che troverete quella che prenderà in carico la vostra pratica e vi consentirà finalmente di poter alleggerire il carico di rate che grava sulle vostre spalle.

Esistono ovviamente alcune regole per poter accedere al consolidamento debiti per i cattivi pagatori.

Esse sono:

  • avere un'età compresa tra i 18 e gli 86 anni
  • essere lavoratori dipendenti a tempo indeterminato da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mesi, secondo gli istituti di credito
  • essere lavoratori dipendenti a tempo determinato da almeno 4 mesi e non avere un debito troppo esoso
  • essere pensionati 

Poniamo quindi il caso in cui la vostra richiesta di consolidamento dei debiti, malgrado siate un cattivo pagatore, venga approvata. L'istituto finanziario vi proporrà una serie di soluzioni. Nel caso in cui siate un lavoratore con contratto a norma di legge e a tempo indeterminato o un pensionato, la norma generale prevede che possiate pagare attraverso l'istituto della cessione del quinto.

Ciò significa che, mensilmente, un quinto del vostro stipendio o della vostra pensione, saranno prelevati alla fonte per saldare la rata mensile del debito unico che avete contratto.

Se invece non avete una busta paga e non siete titolari di una pensione, potete chiedere quello che viene definito prestito cambializzato. Normalmente è una soluzione proposta a lavoratori autonomi o a disoccupati, ma prevede che sia il debitore a prendersi carico della chiusura dei debiti rateizzati e rende maggiormente difficile che sia concesso al richiedente.

Una volta finito di pagare le rate concordate con la pratica del consolidamento, si potrà ottenere la cancellazione del proprio nominativo dalla Centrale Rischi e tornare ad essere un buon pagatore, ammesso che si abbia ancora necessità di contrarre altri debiti da pagare ratealmente.

Poniamo quindi il caso in cui la vostra richiesta di consolidamento dei debiti, malgrado siate un cattivo pagatore, venga approvata. L'istituto finanziario vi proporrà una serie di soluzioni. Nel caso in cui siate un lavoratore con contratto a norma di legge e a tempo indeterminato o un pensionato, la norma generale prevede che possiate pagare attraverso l'istituto della cessione del quinto.

Ciò significa che, mensilmente, un quinto del vostro stipendio o della vostra pensione, saranno prelevati alla fonte per saldare la rata mensile del debito unico che avete contratto. Questo compito spetta o al datore di lavoro o all'Istituto di previdenza che eroga la pensione.

Se invece non avete una busta paga e non siete titolari di una pensione, potete chiedere quello che viene definito prestito cambializzato. Normalmente è una soluzione proposta a lavoratori autonomi o a disoccupati, ma prevede che sia il debitore a prendersi carico della chiusura dei debiti rateizzati e rende maggiormente difficile che sia concesso al richiedente.

Una volta finito di pagare le rate concordate con la pratica del consolidamento, si potrà ottenere la cancellazione del proprio nominativo dalla Centrale Rischi e tornare ad essere un buon pagatore, ammesso che si abbia ancora necessità di contrarre altri debiti da pagare ratealmente.

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Emilia Urso Anfuso - Giornalista

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