Cattivo pagatore? Ecco come ottenere un mutuo
Diventare cattivo pagatore non è così difficile nella situazione economica in cui versa l'Italia. Il numero è in aumento favorito dalle difficoltà del pagamento delle rate, dai ritardi o addirittura dall'inadempienza. La condizione di insicurezza è facilitata anche dall'insicurezza dall'incertezza dello stipendio mensile. Le statistiche non sono positive e con l'incremento della percentuale delle persone in sofferenza nel pagamento delle rate di un prestito, banche e finanziarie sono sempre più restie a concedere prestiti per l'acquisto di un bene come un'auto, una casa o altro.
C'è tuttavia una precisazione da fare: finire nella black-list dei cattivi pagatori non è come finire nella black-list dei protestati. Vediamo la fisionomia del cosiddetto "cattivo pagatore".
Chi sono i cattivi pagatori
I cattivi pagatori sono dei soggetti che, dopo aver richiesto un prestito personale, hanno incontrato qualche problema a restituirlo. Il debito viene infine saldato, ma vengono comunque schedati in apposite Centrali di Rischio. Sebbene non finiscano nel Bollettino Informatico dei Protestati, i registri di queste Centrali vengono consultati, come da prassi, dagli Istituti creditizi prima di aprire una linea di credito. D'altra parte non è così difficile diventare un cattivo pagatore: basta anche il ritardo nel pagamento di sole due rate per restar per un anno nella lista nera del Crif. La permanenza dipende, naturalmente, dalla durata e frequenza dei ritardi.
Le informazioni relative ai cattivi pagatori sono raccolte sia da istituti pubblici sia da società private.
Per quanto riguarda le strutture pubbliche (Centrali di Rischio Pubbliche) fanno capo alla Centrale Rischi della Banca d'Italia. Questa si occupa di mutui, prestiti e anticipazioni pari o superiori a 75.000 €. La Centrale di Rischi della Società interbancaria per l'Automazione (SIA) si occupa dei debiti tra i 31.000 € e i 75.000€.
Per quanto riguarda le strutture private (Centrali di Rischio Private come CRIF, CTC, Experian) sono collegate con il sistema bancario e tengono registri di dati sui debiti per importi fino a 31.000€.
Gli Archivi di queste Centrali possono essere consultati da Banche e Finanziarie. Tuttavia, come accennato sopra, la legge dispone delle regole precise per quanto riguarda la permanenza e la cancellazione del cattivo pagatore dalle liste. Le direttive sono le seguenti:
- morosità per 2 rate o per 2 mesi (con seguente estinzione del debito): 12 mesi dalla regolarizzazione
- morosità superiore a 2 rate o a 2 mesi (con seguente estinzione del debito): 24 mesi dalla regolarizzazione
- morosità gravi: 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui sono state apportate delle modifiche del contratto (come diversi accordi o rimborsi parziali)
Solitamente la cancellazione è automatica, ma potrebbero verificarsi degli errori e i dati personali potrebbero restare associati a una situazione debitoria risolta e superata. È bene, quindi, controllare la scadenza della segnalazione. Nel caso ci si accorga dell'errore, si deve chiedere la cancellazione dei dati attraverso dei moduli forniti dalle stesse banche oppure rivolgersi alle associazioni dei consumatori.
Come ottenere un mutuo
Concedere un prestito è un rischio e le banche vogliono accertarsi che chi lo richiede sia in grado di restituirlo. Il primo controllo che scatta e quello dell'elenco dei Protestati, che viene è aggiornato agli ultimi 5 anni, per cui non si troveranno informazioni sui precedenti protestati anche se non hanno saldato il debito. Banche e società, quindi, provvedono a chiedere informazioni ad alcuni istituti specializzati nel settore del credito per controllare che il cliente non abbia problemi con altre società.
La situazione dei cattivi pagatori non è completamente compromessa da un punto di vista creditizio. Questo significa che in alcuni casi, si può fare un iter non troppo complicato per essere riabilitati e vedersi cancellati dalla lista. Naturalmente la condizione affinché si possa sperare in un mutuo senza troppe complicazioni è quella di aver effettuato tutti i pagamenti in sospeso prima di qualsiasi richiesta. Se il cattivo pagatore, infatti, provvede a richiedere la cancellazione dalla Crif o dalle altre Centrali di rischio, la sua situazione sarà più semplice.
Se i i tempi sono stretti e si ha bisogno di ottenere un mutuo a breve termine, si possono visionare diverse banche per trovare quella che segue la politica più adatta ai propri bisogni. Alcuni istituti di credito prevedono una tolleranza maggiore verso il cattivo pagatore e si mostra disponibile ad accettare un certo numero di ritardi, variabile da banca a banca. Alcune di esse, infatti, superano la soglia di tolleranza media di tre mesi e arrivano anche a 6 mesi. Quando si richiede un mutuo è utile richiedere sia il regolamento dell'istituto creditizio sia il numero dei ritardi tollerati.
Solitamente i tassi di interesse previsti non sono più alti rispetto a quelli praticai nella media. Tuttavia, vengono concesse percentuali di copertura più basse per un massino del 60% o 70% e vengono richieste garanzie più solide.
Mutui ipotecari per cattivi pagatori
Possono esserci banche che erogano mutui ipotecari anche a cattivi pagatori. Solitamente questi sono concessi ai loro clienti, che hanno una storia finanziaria conosciuta. L'istituto di credito, inoltre, stabiliscono:
- tetti massimi di durata del mutuo
- importi massimi erogabile
- uno spread più alto della media
Questa tipologia di mutui solitamente è accompagnata da ipoteche di secondo grado, richieste anche su immobili a cui gravava un'altra ipoteca. Le caratteristiche principali sono:
- un finanziamento di importo massimo pari a 50.000 euro
- una durata media non superiore alle 54 rate
- uno spread superiore al 2% (anche se la durata del piano di ammortamento è limitata)
- le spese accessorie (istruttoria, perizia, assicurazione scoppio e incendio, ecc.)
Il rimborso delle rate viene garantito da cambiali, che vengono restituite solo a pagamento effettuato.
È necessario stare attenti alle scadenze di pagamento con rid e bonifici, affinché essi vadano a buon fine. Se non dovesse risultare il pagamento è bene chiamare la banca o la finanziaria creditrice ed effettuare il versamento. È dovere del debitore, infatti, assicurare la puntualità dell'acconto, verificando non si presentino problemi nel sistema dei prelievi automatici.
Nella situazione in cui non sussistano le condizioni per una cancellazione dalla lista dei cattivi pagatori, ottenere un credito diventa difficile se non impossibile nel caso in cui si opti per il mutuo online. Si consiglia, quindi, di rivolgersi prima alla propria banca o ad altro istituto che accetti l'iscrizione al Crif informandosi prima sui criteri di tolleranza. Nel caso ogni via sia negata, si dovrà valutare l'ipotesi di rivolgersi alle finanziarie che si occupano di questi particolari tipi di mutuo.
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